In questo articolo analizzerò, partendo dalla mia esperienza personale, i meccanismi Gacha inseriti nei giochi Free to Play. Dopo una prima parte dedicata a definizioni ed introduzioni, analizzerò titoli di questa categoria a cui ho dedicato tempo, dando i miei pareri in merito. Rendendomi conto della lunghezza dell’articolo, lascio di seguito un elenco tramite cui potrete accedere direttamente e comodamente alle sezioni che vi interessano. Vi auguro buona lettura!

Intro

Ka-ching! Avete presente il classico suono di una slot machine? Spero lo conosciate solo da film o altro. L’elemento dell’azzardo affascina le persone: sfidare delle basse percentuali di riuscita in cerca di un ambito premio ammalia, e c’è da stare molto, molto attenti. Oggi parliamo in particolare di videogiochi che non richiedono alcuna spesa da parte degli utenti per essere giocati, quindi classificati come Free to Play, ma che trovano una fonte di guadagno in microtransazioni, attraverso meccaniche cosiddette Gacha. Specifico questo, perché meccaniche d’azzardo sono presenti non solo nei free to play, ma anche in giochi come Overwatch o FIFA (pensiamo alle loot boxes), seppur con differenti effetti. Dunque, partiamo dalla definizione di Gacha.

Un Gachapon è un piccolo gadget ottenibile da distributori in maniera casuale inserendo monete; solitamente si tratta di un giocattolo collezionabile, facente parte di una serie. Qualcuno forse ricorderà la Pooh mania di diversi anni fa, in cui si collezionavano diversi orsetti dai costumi più improbabili. È possibile trovare dei gacha un po’ ovunque, principalmente in fumetterie e centri commerciali, etc.

DLC e guadagni

Dopo questa introduzione, veniamo agli acquisti in-app. In qualche modo un team di sviluppo dovrà guadagnare, e se il gioco non richiede una spesa iniziale, dovrà cercare altre fonti di guadagno. Ci sarà una pubblicità (come ad esempio in Among Us per mobile), oppure delle microtransazioni. Queste possono essere oggetti puramente cosmetici, oppure sbloccare elementi che influenzano profondamente il gameplay, come personaggi, o accelerare l’avanzamento.

In sostanza, si tratta di DLC, seppure in una diversa forma. Questo genere di acquisto digitale ne ha fatta di strada dall’Horse Armor Pack di Oblivion nel 2006. Attualmente, allargando il discorso anche al di fuori dell’ambito videoludico, sono miriadi gli acquisti opzionali che offrono ulteriori beni o servizi, in abbonamento o con acquisti singoli. Il vantaggio per chi lo vende, rispetto ad un bene fisico, spesso è in maggiori guadagni che arrivano direttamente allo sviluppatore, dal momento che sono presenti meno intermediari (generalmente).

I contenuti aggiuntivi possono aiutare a sfruttare per più tempo un titolo, ad esempio rilasciando un nuovo DLC a pagamento come una nuova campagna, pratica che indubbiamente richiede meno tempo rispetto al creare da zero una nuova struttura di gioco. Nei titoli free to play (ma non solo, come detto), le aggiunte si traducono in elementi aggiuntivi, da sbloccare direttamente, oppure tramite il soggetto dell’articolo di oggi, il sundolo meccanismo randomico del Gacha.

Il “genere” gacha?

Dunque, abbiamo una collezione di appetibili personaggi. Nelle informazioni, scopriramo che per ottenere quelli più rari abbiamo una probabilità del 3%. Iniziamo ad individuare alcuni elementi ricorrenti nei giochi Free to Play che utilizzano un sistema Gacha. Ad esempio, meccaniche RPG come numerose statistiche e potenziamenti si sposano bene con essi. Perché? Considerando che questi giochi mirano a fidelizzare sul lungo periodo la player base, vengono continuamente aggiornati, il matrimonio con le meccaniche da gioco di ruolo aiuta in questo. Sono spesso presenti livelli e diverse statistiche, e magari per potenziare al massimo un personaggio sarà necessario trovarlo anche più volte, e soprattutto dedicarsi ad un lungo farming di risorse ed esperienza.

Un altro elemento ricorrente può essere un sistema di “energia” per giocare. Solitamente, ogni stage, livello o altre azioni consumano l’energia, che si ricarica nel tempo reale, o può esser velocizzata con una spesa.

Premium

Veniamo dunque alle “star” dei gacha: le valute premium. Possono essere cristalli, gemme, sfere; solitamente, hanno un aspetto molto prezioso, e a ragione: si tratta di oggetti acquistabili tramite soldi reali, o possono anche essere difficilmente ottenibili tramite il gameplay, oppure regalate con una certa generosità dal term di sviluppo. Un aspetto ricorrente sta nel riempire di regali i giocatori quando creano il proprio profilo, per farli affezionare.

Generalmente, le valute premium servono ad ingrandire il proprio roster di personaggi, spendendole per numerosi teentativi di pescarli (pull). Ricordate le palline che contenevano i Winnie the Pooh, menzionate sopra? Esattamente. Più un’unità è forte, maggiore la sua rarità, e quindi più difficile trovarla. Le percentuali di ottenimento possono variare, e saranno presenti anche meccanismi che, dopo un tot di pescate senza ottenere un’unità molto rara, decidono di dare una sorta di premio di consolazione (pity), come “risarcimento” dell’investimento.

Gacha Game e game design: un equilibrio, e delle analisi

A questo punto, una domanda sorge spontanea: quanto aiutano o sono necessarie le spese extra? Si potrebbe esser felici del proprio team, magari ottenuto solo con valuta regalata dal gioco, e con una o molteplici pescate. Ma senza dubbio, le unità o armi più recenti avranno qualcosa in più, statistiche che rendono obsolete quel che è vecchio, e cercheranno di attrarci: in pratica, un powercreep. Chi ha familiarità con i card game (che condividono con i gacha alcune meccaniche) conosce già questa situazione. Il mio vecchio deck, di qualche anno fa, probabilmente sarà obliterato da carte molto più forti, che funzionano meglio assieme, e sono uscite di recente.

Tutto in un gioco Frere to Play con elementi Gacha viene modellato attorno a questa meccanica: i progressi, il bilanciamento dei personaggi e la distribuzione delle risorse, quanto occorre per completare uno stage, e così via. Per ottenere abbastanza risorse, può essere necessario un farming giornaliero più o meno intenso, e ci sono eventi speciali con in palio oggetti vari o valuta Premium.

Molto può cambiare se i titoli prevedono un confronto con altri giocatori (modalità PVP, Player Versus Player), oppure scontri solo con nemici controllati dalla CPU. Nel primo caso, il fattore competitivo può portare secondo me in modo più facile ad un power creep più intenso.

Equilibrio nei gacha game

Questo sistema, come in realtà è tutta l’industria, mira principalmente ai soldi. Avendo giocato a dei gacha da un po’, e speso piccole cifre in modo saltuario, nella mia esperienza personale posso dire che, col giusto bilanciamento, la meccanica in sé non è da bocciare a priori. Si tratta ovviamente di un mondo completamente diverso rispetto a quello dei giochi semplicemente acquistati una volta, e che non prevedono altre spese, o ancora, di spese opzionali eseguite una sola volta, ma attorno a cui non è costruito un gameplay. Può esser possibile godersi un gioco del genere senza spese, a patto di raggiungere certi obiettivi in tempi (a volte considerevolmente) più lunghi, oppure risparmiando con accortezza le risorse Premium ricevute gratuitament e talvolta col contagocce.

Indubbiamente, molto dipende anche dal giocatore. Ad esempio, i più piccoli vanno seguiti da tutori e genitori, se vogliono giocare. Se un bambino spende tutti i soldi della carta di credito per pullare Charizard, non credo che la colpa sia da addossare solo al titolo e alle meccaniche (inadatte ad una persona molto giovane), ma anche a chi ha permesso l’accesso ai fondi, e non ha vigilato, e alla mancata educazione ad un approccio consapevole.

Dopo questa lunga introduzione, passiamo dunque ai giochi. Spiegherò in breve i gacha game a cui ho giocato negli ultimi anni, evidenziandone punti di forza e debolezza, come si sono evoluti nelle meccaniche nel corso del tempo, e altro.

Yu-Gi-Oh! Duel Links (2016)

Disponibile su mobile e PC. Questo potrebbe essere un lungo paragrafo. Yu-Gi-Oh! è un gioco di carte collezionabili che nasce dal manga di Kazuki Takahashi, pubblicato su Shonen Jump. I giocatori, detti duellanti, si affrontano 1vs1 utilizzando mazzi di di 40 carte, che contengono mostri da evocare, magie di supporto, e trappole da piazzare per svelarsi nei turni successivi. L’obiettivo è ridurre a zero i punti vita dell’avversario, o esaurirne le carte nel mazzo. Duel Links si svolge in un mondo virtuale, creato da Seto Kaiba, antieroe tra i protagonisti della serie originale, in cui i duellanti si affrontano per stabilire chi sia il più forte.

Con un’enorme quantità di carte, Konami ha scelto di non seguire le uscite del gioco originale, bensì, rilasciando progressivamente grandi aggiornamenti con un nuovo mondo e meccaniche, e introducendo periodicamente set personalizzati di carte, dando vita ad un meta molto curioso. Sono presenti archetipi (ovvero gruppi di carte) anche da set molto recenti del gioco reale, ma con uscite mirate in modo da avere un equilibrio nuovo.

Come nel gioco reale, le carte sono ottenute tramite buste, da cui escono randomicamente. Ogni set presenta un certo numero di buste (180 per quelli base) e di copie di una carta, con le Ultra Rare, le più preziose, in quantità minime. Un aspetto interessante è che i box si esauriscono, quindi se acquisteremo tutte le buste spendendo valuta premium, avremo almeno una copia di ogni carta. Inoltre, è possibile resettare un box in qualsiasi momento.

È degli ultimi giorni l’aggiornamento che introduce il mondo di Zexal , quarta serie animata in cui hanno debuttato i mostri XYZ, caratterizzati da una cornice nera.

Le unicità di Duel Links

Ma quali sono le differenze di gameplay rispetto al TCG? Una importante è nel campo di gioco ristretto, con solo 3 zone mostro e 3 zone per Magie e Trappole (contro le 5 e 5 delle regole originali). Inoltre, i punti vita sono 4000 invece di 8000, e le carte minime in un deck 20. Questo porta a partite veloci, più adatte ad un panorama mobile (ma il gioco è stato poi rilasciato anche per pc). Inoltre, utilizzeremo come avatar i diversi personaggi della serie, che potranno avere abilità in grado di alterare l’equilibrio dei duelli (Partendo da bonus semplici come più Life Points iniziali, arrivando a skill che influenzano la mano iniziale o consentono di pescare carte specifiche nei momenti di difficoltà). Esiste anche una sorta di corrispettivo fisico di Duel Links, gli Speed Duels, con regole molto simili.

Per quanto riguarda la valuta premium, viene regalata all’uscita di nuovi booster, ma ai fini della costruzione di un mazzo, occorre farmare non poco. Contando che normalmente si possono avere 3 copie di una carta nel deck, aumentando la possibilità di pescarla in partita, si può voler massimizzare questa chance.

Rispetto ai primi tempi, sono aumentate le occasioni e gli eventi, inoltre ad ogni mondo inserito nel gioco corrispondono altri personaggi da far crescere, e quindi gemme da ottenere. Una gradita aggiunta sono gli Structure Deck, pacchetti di carte determinate che consentono da subito di sfruttare una specifica strategia (il cui primo acquisto è disponibile tramite gemme, mentre dal secondo, per ottenere copie delle carte più utili, è necessario spendere soldi reali). Non garantiscono la competitività, ma permettono di provare diverse tattiche senza consumare troppe gemme.

Il bello di Yu-Gi-Oh! è nell’eseguire combo che portino a calare il proprio asso nella manica, l’ace monster del deck. Una gran parte del divertimento risiede nella costruzione del mazzo, in cui occorre calcolare equilibri, chance di pescare le carte giuste al momento giusto, e la capacità di gestire risorse e anticipare le mosse degli avversari. In questo titolo la modalità multiplayer è molto presente, con anche tornei importanti a livello globale. Senza dubbio, chi può permettersi di spendere una certa cifra troverà più semplice ottenere in tempi brevi le carte ricercate.

Qui il sito ufficiale del gioco.

  • Impegno giornaliero richiesto: – (Presenza Modalità Auto)
  • Possibilità di ottenimento di oggetti/unità più rare: 5% su box di base
  • Unità più rare garantite: Per i booster standard, è garantito trovare una specifica carta Ultra Rara entro i 180 pacchetti. Presenza di promo che danno un certo numero di booster e una carta Super Rara o Ultra Rara da un range specifico.
  • Prezzo di un pull singolo acquistando valuta Premium senza promozioni: 1.09 Euro
  • Card Mensile/Abbonamento:
  • PVP: Sì

Fire Emblem Heroes (2017)

Disponibile su mobile. Saga di giochi tattici creata da Intelligent System nel 1990, Fire Emblem ha un’ambientazione fantasy. In un mondo di maghi, cavalieri e draghi, si comandano diverse truppe dallo stile chibi su mappe divise in caselle, con alla base un sistema denominato “Triangolo delle Armi” (tuttavia non presente in tutti i capitoli); la spada è efficace sulle asce, le asce sulle lance, e le lance sulle spade (esistono poi armi “esterne”). Anche in questo spin-off portatile rivestiamo il ruolo di stratega dell’esercito dell’Askr. La trama si è sviluppata ad oggi lungo quattro macro-capitoli, aggiornati periodicamente, ma non prevede particolari guizzi narrativi.

Dalla saga principale Heroes trae in primis il triangolo delle armi, e poi il roster di eroi, che si arricchisce ogni mese di diverse unità. Questi vengono evocati dal giocatore in modo casuale sfruttando le sfere.

Nel corso del tempo, Fire Emblem Heroes si è arricchito di molte funzionalità, soprattutto eventi, in cui è possibile accumulare varie risorse. Esistono personaggi acquisibili senza spendere sfere, e comunque queste vengono elargite con una certa generosità dagli sviluppatori, completando missioni.

Eroi alla riscossa

Per aiutare i nuovi giocatori, è stata inserita la Via degli Eroi, una serie di missioni che introduce alle meccaniche di gioco e al contempo premia con oggetti e ottime unità per iniziare. Rispetto alla serie originale, per assecondare un gameplay mordi e fuggi, le mappe sono poco estese, ed è possibile usare squadre di 4 Eroi per volta. (Tuttavia, esistono modalità che si svolgono su una scala più vasta)

Nell’ultimo anno Fire Emblem Heroes ha introdotto una speciale Tessera FEH, mensile, che offre alcuni benefici, incluse skin speciali per alcuni dei primi Eroi. Dopo averla provata per un paio di volte per ottenere specifici costumi, ho preferito disdirla, dal momento che il prezzo non mi sembrava proporzionato ai vantaggi. Purtroppo della tessera fa parte anche un miglioramento Quality of Life come la battaglia automatica continua, che rende meno tedioso il farming, permettendo di far affrontare all’IA più volte una stessa mappa in alcune modalità; una funzione del genere aiuterebbe l’esperienza di tutti i giocatori, se fosse resa disponibile gratuitamente.

Essendo tra i più vecchi dei giochi analizzati, la mole di contenuto di FEH è enorme; dunque, per chi lo inizia ora ci sono moltissime mappe da affrontare, costruendo man mano i propri team. Sono presenti anche diversi tipi di eventi, e modalità PVP.

Qui il sito ufficiale.

  • Impegno giornaliero richiesto: – (Presenza Modalità Auto)
  • Possibilità di ottenimento di oggetti/unità più rare: 6% per eventi base (3% unità in focus), a seconda degli eventi 6% (con 4% di Focus) e 8% (con pool di 5 Stelle limitata)
  • Unità più rare garantite: “Spark” nei banner Nuovi Eroi, dopo 40 summon si può scegliere un eroe tra quelli in focus (a prescindere che siano stati trovati 5 Stelle).
  • Prezzo di un pull singolo acquistando valuta Premium senza promozioni: 4,58 Euro
  • Card Mensile/Abbonamento: Tessera Feh, 11,49
  • PVP: Sì, asincrono (unità avversarie controllate da CPU)

Pokémon Masters EX (2019)

Disponibile su mobile. Protagonista qualche settimana fa di un hashtag piuttosto equivocabile se tutto in minuscolo (#PokémonMastersEX ), dovuto ad un grosso update ad un anno dalla prima uscita, Pokémon Masters EX è molto simile a Fire Emblem Heroes per l’impostazione. I personaggi sono presi da tutti i giochi della saga, e calati in un nuovo contesto, per partecipare ad un campionato che prevede scontri 3 vs 3. Rispetto ai giochi della saga principale, ogni Pokémon ha a disposizione mosse prestabilite, di attacco o supporto.

Una novità specifica è l’Unimossa, sbloccabile dopo aver utilizzato un certo numero di tecniche tra i 3 Pokémon che si controllano, che garantisce ingenti danni, o effetti speciali come la Megaevoluzione.

Il bilanciamento di Pokémon Masters EX

Diversi sono stati i bilanciamenti in un anno di gioco. Una premessa importante è che, fino a poco tempo fa, questo titolo non prevedeva un sistema di energia. Per questo motivo, era possibile farmare teoricamente all’infinito, ma questo ha portato ad alcuni problemi soprattutto nei primi mesi di gioco. Ad esempio, il primo evento di Mewtwo richiedeva ore ed ore di farming per potenziarlo, portando molti a non completare questo processo. Col passare dei mesi, e attraverso diverse “lettere” presenti come notifiche in-app, gli sviluppatori hanno spiegato le diverse modifiche che si apprestavano ad introdurre.

Ammetto che ero dubbioso circa l’introduzione di un sistema di stamina, ma il modo in cui è stato implementato, con dei ticket per velocizzare il farming, consente di risparmiare molto tempo, e dedicarlo agli scontri più complessi, in cui usare strategie specifiche.

È recente l’aggiunta di ticket per ottenere unità 5 stelle garantite, da farmare in un lungo arco di tempo, tramite eventi. Un punto debole di Pokémon Masters EX è nel bilanciamento dei tipi delle creature. Alcuni risultano in grande quantità, mentre altri ancora faticano ad essere rappresentati, e non aiuta che la maggior parte delle nuove unità sia a 5 stelle, quindi particolarmente complessa da ottenere. Un possibile rimedio è dato dal sistema delle Uova, introdotto successivamente, che permette all’avatar di stringere un’unità con Pokémon nati da un uovo.

Dopo il periodo iniziale, forse Pokémon Masters è tra i titoli a cui ho dedicato meno tempo, tra quelli in esame. Un grosso fattore che mi ha spinto a giocare è stato la passione per la saga, unita ad un pizzico di nostalgia, e la possibilità di approfondire la conoscenza di personaggi della saga principale.

Qui il sito ufficiale.

  • Impegno giornaliero richiesto: 10 minuti (ticket per velocizzare e modalità Auto)
  • Possibilità di ottenimento di oggetti/unità più rare: 7% per eventi base (2% unità in focus), 10% Eventi Masterclass
  • Unità più rare garantite: “Punti Unicerca”: dopo 134 pull in un banner, si può scegliere un’unità dai personaggi a disposizione. Banner limitati in cui usare solo risorse a pagamento possono garantire la scelta di un’unità dopo una ricerca da 10.
  • Prezzo di un pull singolo acquistando valuta Premium senza promozioni: 3,27 Euro
  • Card Mensile/Abbonamento:
  • PVP: No

Arknights (2020)

Arknights

Arknights è uno strategico tower defence di Studio Montagne e Hypergryph. La perdita di memoria è uno dei plot device più utilizzati nei media, e viene sfruttato da Arknights, che ci mette nei panni di un Dottore appena salvato dal gruppo denominato Rhodes Island. Questa è un’azienda farmaceutica che opera in modo indipendente in un mondo di città mobili, piagato da particolari Catastrofi, e una piaga chiamata Oripathy.

Il ruolo del Dottore sarà quello di stratega di Rhodes Island, impegnata su diversi fronti per aiutare gli Infetti, e contrastare organizzazioni malevole, e anche governi con pochi scrupoli. La trama di Arknights, che si svolge come una visual novel in spezzoni anche molto estesi, è uno dei punti di forza del titolo. Gli eventi introducono nuovi personaggi e, assieme a mappe e premi, spesso presentano un paio d’ore di contenuto narrativo, con rivelazioni o momenti di vita quotidiana nell’isola, tra una missione e l’altra, e un buon accompagnamento sonoro. Sul canale Youtube ufficiale è possibile trovare diverse track promozionali di eventi.

Il bilanciamento degli elementi Gacha di Arknights

L’ottenimento di nuove unità passa attraverso l’Headhunt, che sfrutta la premium currency, e il Recruit, utilizzando altre risorse ottenibili in-game, che consente di trovare anche unità della rarità più alta. Le missioni garantiscono una certa quantità di Orundum, che è possibile anche farmare completando le mappe con la massima valutazione. Nella mia esperienza personale, ho volentieri speso i soldi della tessera mensile per supportare il titolo e lo sviluppatore.

Dal punto di vista del bilanciamento, non ci sono personaggi “inutili”. Il roster a disposizione si amplierà naturalmente nel corso dei mesi, e per quanto le unità più rare possano rendere più semplici alcune mappe, è il modo e la strategia con cui si utilizzeranno a contare davvero. Anche le più umili 3 stelle avranno utilizzi specifici.

Per uno sguardo più approfondito al titolo, vi rimando alla mia recensione.

  • Farming giornaliero: 25 minuti (Modalità Auto)
  • Possibilità di ottenimento di oggetti/unità più rare: 2% per eventi base (1% unità in focus)
  • Unità più rare garantite: negli Standard Headhunting, dalla 50esima summon senza 6 Stelle in poi, la probabilità aumenta del 2% per ogni pull senza 6 Stelle, garantendone uno entro le successive 50 summon. Si trasferisce a successivi eventi di evocazione. Possibilità di acquistare unità a rotazione con valuta ottenuta da summon di nuove unità e duplicati.
  • Prezzo di un pull singolo acquistando valuta Premium senza promozioni: 4.95 Euro
  • Card Mensile/Abbonamento: Monthly Card, 5,49
  • PVP: No

SINoALICE (2020)

SINoALICE

Disponibile su mobile. SINoALICE è un caso particolare, perché arriva in Occidente nel 2020, alcuni anni dopo il debutto in Giappone. In questo titolo, si controllano personaggi delle fiabe, appartenenti a diverse classi, equipaggiati con varie armi, da selezionare durante le battaglie per ogni attacco contro gli avversari. Più delle classi, che offrono bonus permanenti, sono importanti proprio gli equipaggiamenti (che sbloccano anche i personaggi).

Un elemento di forza sono gli eventi, con collaborazioni sfiziose. Attualmente, questi sono stati con Nier Automata, Nier, e Space Invaders. In particolare quest’ultimo evento è stato davvero peculiare, perché in una rottura della quarta parete, vedeva i personaggi disquisire della storia del celebre titolo arcade. Ad un certo punto, era persino possibile giocare ad una versione in stile Sinoalice del titolo, cambiando di fatto genere di gioco.

Fiabe Oscure

Per il resto, SINoALICE presenta molti stilemi dei giochi con meccaniche gacha. Farming intenso, consumo di energia, possibilità di velocizzare con acquisti in-app. Le armi vengono acquisite tramite la funzione Grimori. Questo perché, come in altri giochi curati da Yoko Taro, ogni arma presenta una propria storia, sbloccabile potenziandola. Un piccolo extra che aggiunge un pizzico di gusto particolare al farming.

A breve, a metà ottobre circa, arriverà un nuovo capitolo della storia principale. Del titolo, pur con meccaniche semplici, mi colpisce il twist oscuro dato a fiabe e personaggi che conosciamo, corrotti dai propri desideri e intrappolati nella cosiddetta Library, che contiene numerose storie, ma la trama principale al momento non presenta particolari guizzi. Dall’altro lato, gli eventi speciali presentano sottotrame ironiche, o crudeli.

La modalità PVP di SINoALICE

Un paragrafo a parte lo merita il Colosseo. In SINoALICE i giocatori si riuniscono in gilde di massimo 15 membri, e ogni giorno, in base alle impostazioni, si affrontano in raid/scontri PVP all’ultimo sangue, nel tentativo di abbattere i nemici. Matchmaking a volte folle a parte, questa modalità è davvero carina, presentando tattiche particolari, e costituisce lo stimolo a visitare quotidianamente il gioco. Inoltre, il sistema di gilde è ben implementato, con ranking, chat in-game e sticker. A parte l’incontro con alcune gilde con tanti giocatori whale dai livelli altissimi (in questo, emergono situazioni Pay to Win), resta divertente.

Tra i titoli che ho provato, è tra quelli col prezzo più alto per le pescate, e le percentuali di successo, normalmente, sono esigue. Esiste un sistema di medaglie che dopo circa 15 pescate da 10 consente di scegliere un’arma da una certa pool. È presente anche una Royal User, del costo di circa 13 Euro mensili (simile alla card di Fire Emblem Heroes), che garantisce alcuni vantaggi, e velocizza il farming. Fortunatamente, se non si vuole essere super competitivi non è necessario ricorrervi. Ben più importante è il lavoro di squadra nel Colosseo, tenendo presente che un team di whales (giocatori che spendono ingenti somme di denaro reale) avrà comunque vita più facile.

Qui il sito ufficiale. Ho poi parlato di SINoAlice qui.

  • Farming giornaliero: 20 minuti (ticket per velocizzare, modalità Auto) + 20 minuti PVP
  • Possibilità di ottenimento di oggetti/unità più rare: 3% per eventi base (0.44/0.66 unità in focus)
  • Unità più rare garantite: Ad ogni summon nei Grimori vengono date Medals (con una scadenza) da accumulare per acquistare in uno Shop apposito Classi e armi. Occorrono 15 pull da 11. Nei banner “Step Up”, dopo 40 summon in totale divise in più sessioni, è garantito un oggetto di rarità massima.
  • Prezzo di un pull singolo acquistando valuta Premium senza promozioni: 3,27 Euro
  • Card Mensile/Abbonamento: Royal User Service, 12,99 per 28 giorni / 4,49 per 7 giorni
  • PVP:

Genshin Impact (2020)

Titolo di Mihoyo, già responsabile dell’action per mobile Honkai Impact 3rd, Genshin Impact trasporta i giocatori nella terra di Teyvat, infusa di magia, con una forte estetica anime e buoni valori produttivi. A dispetto di quel che si potrebbe pensare, questo titolo è principalmente single player, con una modalità multiplayer cooperativa con alcune limitazioni.

Una delle attività principali di Genshin Impact è l’esplorazione, incentivata da un sistema di stamina che permette di scalare le superfici, e da una planata che consente di percorrere lunghe distanze in volo. Nello svolgere le diverse missioni, che siano di raccolta, con enigmi o altro, si affronteranno vari nemici con un sistema di combattimento action molto semplice; il suo fulcro è la combinazione di elementi dei 4 personaggi che sceglieremo di schierare. Questi saranno sbloccati durante la storia, oppure trovati tramite il sistema di Gacha, denominato Wish.

L’equilibrio in Genshin Impact

Disponibile per mobile, PC, PS4 (e prossimamente Switch). Su questo punto, va detto che attualmente le percentuali di evocazione degli eroi più rari a 5 stelle sono davvero basse (è garantito dopo molte summon, alla novantesima senza 5 stelle), mentre ogni 10 pull è garantito un 4 stelle, per compensare. Tra le microtransazioni, è presente anche un Battle Pass premium; questa specifica meccanica si sblocca dopo diversi livelli.

Gran parte della strategia consiste nell’equipaggiamento e, come detto, nel modo in cui si sfruttano le combinazioni di elementi. Ogni personaggio ha infatti un’affinità elementale, che interagisce con nemici e altri elementi. Durante la mia partita, pur non avendo personaggi 5 stelle (ho solo trovato un’arma di questa categoria), non sto incontrando difficoltà insormontabili.

Probabilmente, ai livelli più alti la progressione nel potenziamento dei personaggi rallenterà, richiedendo più risorse, come la Resina, che nella mia avventura diventa sempre più importante; si tratta una barra che si ricarica col tempo e serve a riscattare ricompense per alcuni eventi e missioni, e sarà compito di Mihoyo vegliare sulla sua gestione, in futuro. Trattandosi di un titolo appena rilasciato, e con aggiornamenti in arrivo, qualsiasi giudizio è in divenire. Nelle ore dedicate al lungo Prologo, ho trovato divertente esplorare il mondo di gioco, alla ricerca di tesori ed enigmi, e piacevole la progressione. Anche la storia, per quanto classica, appassiona.

Un punto a favore è sicuramente la colonna sonora, mentre sul versante grafico ho notato delle prestazioni altalenanti su Playstation 4, sistema su cui sto giocando. Per un’analisi più approfondita, a questo link un articolo dedicato a Genshin Impact.

Qui il sito ufficiale.

  • Farming giornaliero: 30-40 minuti
  • Possibilità di ottenimento di oggetti/unità più rare: 0.6%
  • Unità più rare garantite: al 90esimo pull è garantito un 5 Stelle. Per i banner speciali, al 180esimo il 5 Stelle in Focus
  • Prezzo di un pull singolo acquistando valuta Premium senza promozioni: 3.57 Euro
  • Card Mensile/Abbonamento: “Blessing of the Welkin Moon”, 5,59 Euro mensili , Battle Pass “Gnostic Hymn” 10,99 per riscattare ricompense premium del pass
  • PVP: No (Presente modalità Co-Op)

Conclusioni

Come spero di aver comunicato in modo efficace nei paragrafi di questo lungo approfondimento, le meccaniche Gacha inserite in un gioco Free to Play non sono necessariamente un male. Si possono risparmiare le risorse premium ricevute semplicemente giocando, per concentrarle nei pull che davvero possono aiutare ad avanzare, ad esempio, e avere una certa competitività. Un aspetto essenziale, lo ripeto forse per l’ennesima volta, è l’equilibrio di questi titoli, che se mal gestiti possono facilmente trasformarsi in un semplice Pay To Win, o rendere invivibile l’esperienza per chi sceglie di non aprire il portafogli.

Quelle che ho riportato in questo articolo sono la mia esperienza personale, e le mie opinioni, che possono ovviamente differire da quelle altrui. Dal mio punto di vista, continuo a preferire i titoli che si acquistano senza ulteriori contenuti a pagamento, oppure con microtransazioni quali campagne aggiuntive; tuttavia, mentirei se dicessi che non mi sono divertito con questa tipologia di giochi, che mi hanno anche permesso di conoscere comunità e altre persone, e approfondire interessi comuni.

La spesa che porta ulteriori servizi o bonus deve essere una scelta, compiuta consapevolmente dall’utente. Su questo ultimo aspetto, occorre sempre valutare leggendo il contenuto di un pacchetto, o conoscendo le possibilità di ricevere quel che si desidera. Da un lato, acquistare un contenuto può essere sano, se si ritiene che il gameplay abbia offerto divertimento, e si vogliono supportare i creatori. Dall’altro, è pericoloso lasciarsi prendere dalla smania di voler pullare in modo indiscriminato. Tra le whales, utenti che spendono somme abnormi, molti si sono rovinati economicamente. Si tratta di casi estremi legati alla dipendenza e assuefazione che può dare il meccanismo dell’azzardo, su cui star sempre in guardia.

In casi in cui uno sviluppatore abbia un comportamento con cui si è in disaccordo, come ad esempio un abbonamento dal prezzo alto rispetto ai benefici, oppure oggetti extra che rendono inavvicinabile il gameplay a chi non paga , bisogna sempre ricordare che, alla fine, a decidere sono i giocatori. Si può far udire la propria voce tramite forum, Discord ufficiali, conversandone civilmente con altri fan, interrompendo il supporto al titolo.

Continuate a seguirci sul sito per news, recensioni e approfondimenti, e sui social (Facebook, Twitter, Instagram). Se vuoi continuare a leggere di Gacha, ti consiglio la nostra recensione di Seven Deadly Sins: Grand Cross

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