Cyber attacco a CD PROJEKT

Con un tweet, CD PROJEKT, studio di sviluppo dietro la saga di The Witcher e il recente Cyberpunk 2077 ha rivelato di esser stato vittima di un attacco informatico. A questo, si è aggiunta una richiesta di riscatto. Di seguito, l’immagine allegata al tweet.

Una persona/gruppo non identificato ha ottenuto l’accesso al network interno della compagnia, e sottratto dati riservati. Lo studio ha affermato di non voler cedere alla richiesta, pur consapevole che questo potrà portare alla diffusione dei dati in questione, e ha mostrato il contenuto del messaggio nel tweet linkato in alto nella notizia. Le indagini sull’evento sono ancora in corso, ma sembra che non fossero presenti dati dei giocatori e utilizzatori dei servizi dello studio.

“Your have been epically pwned”

Nel virgolettato, alcune parole del messaggio allegato alla richiesta di riscatto, con la minaccia, in caso di mancato accordo entro 48 ore, di diffondere i codici sorgente di Cyberpunk, The Witcher 3, Gwent e una versione non rilasciata della terza avventura di Geralt.

Quel che mi colpisce nel leggere alcuni commenti via social è la quantità di astio contro CD PROJEKT, con alcune persone che addirittura affermano se lo siano “meritato”. Dovrebbe essere un ragionamento logico, ma un conto è chiedere a CD PROJEKT di ammettere i problemi degli ultimi mesi, essere trasparente nei metodi, avere ritmi di sviluppo umani senza crunch; situazione completamente diversa è quella in cui ci troviamo ora. Quel che è accaduto nei mesi scorsi con Cyberpunk non rende improvvisamente i dipendenti della compagnia gente diabolica a cui si augura ogni male. Torna alla mente la situazione di Capcom di novembre (ne parlammo qui), in cui furono sottratti dati dei dipendenti, anche personali e sensibili, ed è sconfortante vedere che molti sul web non riescono a provare un minimo di empatia. Ci troviamo di fronte ad un crimine informatico.

Qualcuno ha anche ipotizzato che potesse trattarsi di una situazione creata ad hoc, ma il giornalista Jason Schreier lo esclude, dopo aver parlato con alcuni dipendenti. Conferma che saranno necessari diversi provvedimenti per proteggere le persone che lavorano nella compagnia, e impedire frodi. Di seguito, il tweet.

Vi aggiorneremo sulla vicenda in caso di ulteriori sviluppi. Qui la bacheca di CineWriting.

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