Aprire un’azienda produttrice di videogiochi in Italia è il sogno nel cassetto di molti giovani. Si tratta di un mercato in costante crescita e questo è risaputo, tuttavia in Italia sembra di essere a stadi estremamente acerbi. Forse un po’ per la scarsa consapevolezza, un po’ per ignoranza, questo settore vede vita difficile e si muove principalmente per finanziamenti da parte degli appassionati.
Quello che in molti non sanno è che la realtà videoludica italiana è estremamente complessa e conta qualche centinaia di piccole aziende sviluppatrici.

Mentre le più grandi e famose in Italia restano sempre Milestone e Ubisoft a Milano, tante piccole realtà cercano di farsi strada ed emergere. Dopo un’analisi piuttosto approfondita, sono pronto a raccontarvi quelli che, secondo me, sono gli studi indipendenti più interessanti del panorama italiano.

Stormind

Fondata a Catania nel 2016, è un’azienda relativamente giovane che è già stata capace di guadagnarsi parecchia notorietà per la qualità dei suoi prodotti. Scommetto che a molti di voi suonerà familiare “Remothered”, si tratta di niente di meno che del titolo di debutto di Stormind.
Pazzesco eh?

Attualmente sono all’opera su un Action RPG hack and slash, caratterizzato da un Cel-Shading coloratissimo: “Bathora: Lost Haven”.

Essendo Dev estremamente dotati, non potevano non finire nel mio mirino.

Storm in a Teacup

Fondata nel 2013 a Roma, si è saputa distinguere grazie a produzioni del calibro di “N.E.R.O.” e Close to the sun”. Mentre il primo è un videogioco d’avventura in prima persona che ha riscosso un discreto successo da parte del pubblico, il secondo è un horror in prima persona, nominato miglior videogioco Italiano nel 2020.

Al momento Storm in a Teacup non ha annunciato nessuna produzione sul sito web ufficiale, quindi non possiamo che aspettare!

Invader Studios

Sapete che qualche anno fa una casa produttrice Italiana ha provato a creare un remake di Resident Evil 2, ha fatto un video del progetto diventato poi virale e infine è stata contattata direttamente da Capcom in persona?
Ebbene sì, poco prima che RE2 venisse annunciato nel 2015, Invader Studios stava già lavorando a un remake dell’amato capitolo.

I ragazzi di Invader sono stati costretti a interrompere la produzione in seguito agli annunci di Capcom, la quale ha invitato i giovani produttori Italiani nella loro sede centrale. Attualmente collaborano con alcuni pezzi grossi dell’industria giapponese, come Kazuhiro Aoyama (Direttore di Resident Evil 3: NEMESIS) e Satoshi Nakai (Lead Designer dei nemici di Resident Evil).

Ad oggi hanno pubblicato solo un survival horror chiamato “Daymare: 1998”, chiaramente ispirato alla saga zombie più famosa del mondo. Direi che ha tutte le carte in regola per attirare la nostra attenzione, che dite?

Trinity Team

Credo che non ci sia bisogno di fare presentazioni quando si parla di Bud Spencer e Terence Hill. I ragazzi di Trinity sono gli ideatori di Bud Spencer & Terence Hill: slaps and beans”. A seguito di una campagna Kickstarter che ha raccolto più di 200.000€ in soli 45 giorni, il team ha realizzato un beat ‘em up completamente ispirato alle avventure del duo, con le colonne sonore originali, multiplayer e una grafica pixelosa anni ’80.

Inutile dire che è stato un vero successo, ad ora il team è al lavoro su un titolo completamente diverso. “The Darkest Tales” ha avuto modo di farsi notare anche all’edizione del 2020 di Games Week. Si tratta di un gioco action/platform 3D con ispirazioni al mondo delle fiabe, raccontato in salsa dark-fantasy (L’uscita è prevista per il 2021)

Sicuramente un’azienda da tenere d’occhio!

Cordens Interactive

Parliamo ora di un grande debutto sul mercato, con uno dei titoli indie più attesi del 2021: “Vesper”.

Il platform 2D dagli elementi puzzle è entrato nella wishlist di molti grazie alle sue atmosfere uniche e all’uso sapiente dei colori. Ispirato ai platform classici di Playstation, è riuscito ad ottenere un’attenzione mediatica non indifferente.

Visto e considerato che Cordens Interactive ha appena cominciato il suo viaggio (e porca miseria se l’ha cominciato bene!), era impossibile non citarla in questo articolo.

Elf Games

Parlando di aziende interessanti non posso non nominare Elf Games, una casa di produzione che crea principalmente videogiochi punta e clicca con un focus sullo storytelling e sull’aspetto artistico.

Da citare assolutamente “Little Briar Rose”, ispirato all’arte delle vetrate, è un’avventura dai toni fiabeschi che colpisce per la scelta di stile originale.

Attualmente in collaborazione con alcuni Youtuber famosi (RichardHTT e Fraffrog), Elf Games sta sviluppando “Children of Silentown”, un’avventura caratterizzata da toni particolarmente dark.

Il prologo è giocabile gratuitamente su Steam, chiunque ami l’arte 2D non può non dare un occhio al loro catalogo.

Naps Studio

Lo studio Italiano più vecchio in assoluto, fondato nel 1993, ha visto e creato videogiochi di ogni genere per ogni genere di console. Naps Studio è un’azienda da tenere d’occhio oggi più che mai!

Ispirata dallo stile di Hayao Miyazaki, Naps Studio è alle prese con titoli che vogliono riprenderne il fascino. “Baldo” trasuda potenziale da ogni poro e l’annuncio mi ha elettrizzato non poco, figuratevi sapere che è un titolo tutto Italiano!

Non è il primo titolo in stile Miyazakiano che prova a produrre, dobbiamo aspettarci altro?

Per concludere… a che punto è l’Italia?

Inutile dire che il panorama videoludico italiano si estende su orizzonti molto variegati e avrei potuto citare molte altre realtà. Quelle che ho inserito in questo articolo mi sono sembrate più promettenti per via delle idee e delle capacità che sono riuscite ad esprimere, soprattutto negli ultimi anni, la creatività è un fattore di cui certo non lacuna nessuno!

L’impressione che mi sono fatto è che si tratta di un mercato ancora immaturo e difficile, ma pieno di possibilità meravigliose. Che questo articolo possa essere un tributo a tutti i cantori che combattono con energia per raccontarci storie, idee e passione, contro una quotidianità che li costringe a nuotare controcorrente.

Hai apprezzato questa panoramica dell’indie in Italia? Per ulteriori articoli, continuate a navigare su CineWriting!

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