Yu-Gi-Oh! Master Duel: Prime impressioni, guida al crafting e speranze.

Adoro i giochi di carte. Recentemente, mi sono appassionato a Shadowverse, ma la passione viene da lontano, quando spuntarono le prime buste di Pokémon, e su Italia Uno veniva trasmesso Yu-Gi-Oh!, di cui pensavo “Ma che personaggi strani ha? Non mi piace!”. Kazuki Takahashi, creatore del manga originale, mi avrà forse sentito, e qualche tempo dopo ero perdutamente innamorato di questo gioco di carte collezionabili. Yu-Gi-Oh! Master Duel è l’ultimo di una lunga serie di simulatori che vogliono offrire in digitale l’esperienza di questo gioco.

Abbiamo avuto nel tempo titoli più narrativi, come The Sacred Cards su GBA, altri che semplicemente proponevano database di carte, come i World Championship, o ancora peculiarità come i Tag Force. Su mobile ed altre piattaforme ha debuttato nel 2016 il free to play Duel Links, con regole e terreno di gioco in parte modificati, e un forte accento sui personaggi delle serie animate, mentre in via non ufficiale hanno continuato ad esistere simulatori creati da utenti. Con Master Duel, Konami sembra voler dar via ad una nuova era per il mondo digitale di Yu-Gi-Oh!. Ma come funziona il tutto? Ecco le mie impressioni dopo circa 30 ore assieme al titolo, accompagnate da indicazioni e consigli!

Primi passi e Solo Mode

Ad accompagnare l’ingresso nel gioco sono delle domande che vogliono capire se l’utente abbia familiarità con le regole. I tutorial della Solo Mode insegnano ad evocare mostri di vari tipi, e le funzionalità di base dei duelli, grazie anche a deck in prestito.

La Solo Mode si sviluppa in mini campagne dedicate a specifici archetipi (ovvero “gruppi” di carte create per funzionare assieme, tra le quali si scelgono quelle da utilizzare), che ne svela alcuni dettagli di lore, dando un contesto agli artwork che adornano ogni carta, e ne insegna le combo e tecniche di base. Questa modalità, sebbene i tutorial non siano molto approfonditi, dona belle sorprese, permettendo di provare alcuni mazzi in prestito e provarne versioni di base.

L’ultimo percorso che si sblocca, legato all’archetipo World Chalice, è più elaborato degli altri, e per il futuro spero di vedere più contenuti del genere per la modalità solitaria (allo stato attuale, i portali si completano in circa 3-4 ore, recuperando le ricompense “di base”). In particolare ho trovato efficaci le musiche per immergersi nel mood dei vari archetipi: si passa da solenni e cupe musiche associate ai Monarchi, attraverso melodie misteriose per i Gem Knight, come se ci si trovasse in una grotta da esplorare, o ancora i passi dei soldati Karakuri sembrano risuonare nella loro soundtrack. Su questo fronte, insomma, ottimo lavoro.

Poco dopo l’inizio, è possibile scegliere il primissimo deck, da utilizzare in ogni modalità, in particolare i duelli Classificati, con diversi Rank! Una nuova forma del dilemma dello starter Pokémon, o della scelta dell’arma in Kingdom Hearts, insomma. I “temi” scelti per questi primi mazzi introduttivi sono Mostri Drago (con l’iconico Drago Bianco Occhi Blu di Seto Kaiba), Guerrieri Synchro (con carte care ai fan di Yusei) e infine Cyberso (con i Link di Yusaku). Questa scelta non è davvero vitale, perché sarà possibile recuperare successivamente gli altri deck, semplicemente giocando.

Ma… come si ottengono nuove carte? Veniamo alle due risorse fondamentali, interconnesse: Shop e Crafting.

URca, quante carte ha Yu-Gi-Oh! Master Duel?

Chi conosce il gioco avrà familiarità con le famigerate “buste”. Ecco, Yu-Gi-Oh! Master Duel propone l’imponente “Master Pack”, in cui il contenuto di ogni pacchetto viene pescato a sorte da oltre 6000 carte, di rarità differenti (da Comune, passando per Rara, Super Rara e Ultra Rara, UR per gli amici). Sperare di trovare da qui una carta desiderata è un sogno facilmente infranto, ma… a cambiare il gioco è il sistema di crafting, che sfrutta doppioni o carte che non servono per creare quelle che desideriamo. Approfondirò questo elemento sotto.

Il Master Pack non è l’unico pacchetto disponibile, infatti al momento ci sono anche Stalwart Force, che propone carte forti di vari archetipi popolari, e Revival of Legends, specificamente pensato per potenziare i tre mazzi introduttivi.

A parte abbiamo poi gli structure deck, mazzi già pronti, basati sulle strategie Pendulum (Magician of Pendulum), e Utopia (Re-Contract Universe): ognuno di questi contiene alcune carte utili per i rispettivi archetipi, e sono acquistabili in tre copie, per iniziare.

Il cuore del sistema di ricerca delle carte sono i Secret Pack, da “sbloccare” trovando carte Super Rare (SR) o superiori (quindi UR) di uno specifico archetipo.

Secret Pack e Crafting: Ombre e luci

Vi porto l’esempio del mio percorso. Ho iniziato Master Duel con l’idea di creare un mazzo D/D/D (utilizzato da Reiji Akaba nell’anime di Arc-V), e iniziavo con diverse gemme ottenute come bonus login e dalle prime missioni con il tutorial, e i pack menzionati sopra. Sono partito da Revival of Legends, da cui sono uscite carte per il mazzo Synchro che avevo scelto. Trovare carte SR ha poi sbloccato per 24 ore un “Secret Pack” dedicato a Drago Polvere di Stelle e i suoi mostri di supporto.

I Secret Pack sono pacchetti temporanei da “scovare”: una volta disponibili, potremo spendere lì le gemme per buste in cui metà del contenuto è specifica di un archetipo, rendendo immensamente più semplice la ricerca.

Mentre aprivo questi booster ho trovato la carta SR D/D/D Rebel King Leonidas, una Super Rara dell’archetipo che mi interessava: questo ha sbloccato per me il Secret Pack Cross-Dimensional Contracts, contenente le carte che mi interessavano. Va anche notato che, se in una pull da 10 bustine non sono state trovate carte UR (rarità massima), nella successiva dallo stesso pacchetto sarà garantita almeno una carta di questa rarità (la percentuale di base di ottenimento di una UR è del 2.50%).

Il sistema di sblocco solo temporaneo dei pacchetti segreti è una seccatura, perché è pensato per spingere a spendere gemme (e, se non bastano quelle gratuite, soldi reali), visto il tempo limitato, tuttavia è mitigato dal fatto che potremo sbloccare i pacchetti quasi quando vorremo: se avessi creato D/D/D Rebel King Leonidas col sistema di crafting, avrei avuto lo stesso risultato, rendendo disponibile il pack del suo archetipo.

Se si escludono le offerte limitate a sinistra, il costo delle gemme non è basso. Valutate sempre con attenzione l’eventuale acquisto.

Veniamo dunque alla gestione delle risorse, un elemento importante quando ci si approccia ad un titolo free to play per sapere come approcciarvisi, e poter capire se spendere con cognizione di causa in microtransazioni. In questo caso, questione dei Secret Pack a parte, per montare una prima versione del mio mazzo D/D/D e giocarci allegramente, mi è bastato cercare alcune volte dal Secret Pack, e poi distruggere le carte che non mi servivano per guadagnare CP della rispettiva rarità.

Il Crafting non è spiegato benissimo, ed è leggermente nascosto nel menu dell’editor di Deck, ma svolge il proprio lavoro: dopo aver “Smantellato” abbastanza carte che non ci interessano o abbiamo in sovrabbondanza, potremo selezionarne una dal database, e crearla sfruttando i CP.

È importante notare che il “costo” di un mazzo è molto variabile: per fare un esempio, ho provato anche ad aggiungere una lista Dinosauro, e diverse carte sono di alta rarità, cosa che renderà necessario del grinding di risorse, che probabilmente trascorso il periodo iniziale di “luna di miele” (in cui si viene sommersi di premi per essere invogliati a giocare, e catturare l’utente) diminuiranno, diventando sbloccabili da missioni giornaliere.

Oltre ai cosmetici, totalmente secondari (diversi sono sbloccabili anche in Solo Mode, e aggiungono un bel tocco ad arena e deck, con anche dei simpatici companion), un elemento di cui parlare è il Duel Pass: come molti pass di vari giochi, ha un costo extra rispetto al base, qui di 600 gemme (sono utilizzabili quelle ottenute gratuitamente), e propone vari step da accumulare per ottenere ricompense. Queste non sono stellari, ma i livelli si guadagnano abbastanza velocemente (anche se dal 31 la progressione rallenta leggermente), e si ricevono utili CP di varie rarità.

Il simulatore ufficiale di Yu-Gi-Oh dei sogni?

Risposta breve: per ora Master Duel mi sembra un simulatore con del potenziale, in particolare il sistema di crafting non è malvagio, richiedendo solo tre carte di una rarità per crearne una della medesima rarità dall’ampio catalogo. Se si hanno le idee chiare sul mazzo che si vuole creare, le risorse donate dal gioco con le prime partite e bonus sono più che sufficienti per raggiungere un deck giocabile, seppur non ai massimi livelli.

Il grinding non termina mai, e secondo me una valida strategia è cercare un deck con un nucleo di carte non troppo rare, a cui accompagnare “staple”, ovvero carte utili in ogni mazzo, come Ash Blossom & Joyous Spring, Cosmic Cyclone, Forbidden Droplets, che resteranno per lungo tempo valide.

A livello di regole, la lista di carte bannate e limitate è differente da quella del TCG (il Trading Card Game “fisico”), portando all’eliminazione ad esempio di Dragone Nero Occhi Rossi, inoltre non si gioca in match, bensì in partite singole, in cui occorre vincere un solo duello: questo potenzialmente rende di grande peso il lancio della moneta per far scegliere chi inizia a giocare, ed elimina il Side Deck.

Credo sarà necessario espandere ulteriormente il Solo Mode, con eventi o altro, e magari integrare alla modalità Classificata e alle Room anche un’altra opzione che permetta di essere abbinati a chiunque. Sarebbe bello anche poter affrontare duelli con regole speciali, o una sorta di “Arena” in cui costruire un deck temporanei al volo, modalità classica per vari giochi di carte collezionabili digitali, e che sfida le doti di deckbuilding. Notando la scritta “Standard” nelle regole, è possibile che ci attendano più formati (magari anche GOAT?), inoltre i Duelli Evento restano un’incognita.

La base di Master Duel, con animazioni sfiziose e funzionali, un vasto database e musiche avvincenti e che variano col progredire del duello, c’è, pur con dubbi relativi alla monetizzazione, a qualche controllo o voce del menu non chiarissimi, e una Solo Mode che merita di essere espansa: per ora abbiamo a che fare con una combo basilare, vedremo se in futuro Konami saprà giocare le carte giuste, e costruirvi sopra il simulatore definitivo.

Risorse utili per Master Duel:

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