
Dragon Quest XI S: Echi di un’era perduta
Available Platforms
Release Date
4 dicembre 2020
Developer
Square Enix
Publisher
Square Enix
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Un gioco dalle molte vite
Dragon Quest XI è stato visto in molte forme. Uscito per la prima volta in occidente su PS4 e PC, ha trovato poi spazio per giocare in campo Nintendo con l’edizione definitiva. Non appena Dragon Quest XI S è entrato nel catalogo Game Pass il 4 dicembre, siamo corsi a provare la nuova edizione di un titolo che ci aveva tenuti incollati allo schermo già tre anni fa.
Abbiamo storto il naso alla notizia che l’edizione deluxe non sarebbe uscita come DLC per la versione standard ma proprio come gioco vero e proprio da pagare a prezzo pieno. Mossa di marketing eccellente, ma che ha obbligato molti videogiocatori ad acquistare una nuova copia di un titolo che avevano già giocato anni prima con solo alcune modifiche, che non valgono assolutamente la scelta adottata. Al di là del fattore soldi, è inutile nascondere che si tratti di un grande gioco. Dragon Quest è una serie che va avanti dal 1986 dalla mente di Yuji Horii, una delle più seguite in Giappone al pari di Final Fantasy. Sono molti i capitoli di questa saga, la maggior parte dei quali arrivata su console portatili da noi, tutti di grande qualità.
Lo stile di Dragon Quest
Se dovessi riassumere in maniera troppo abbreviata Dragon Quest racconterei di un eroe della luce, un nemico malvagio e la forza dell’amicizia. Dicendo ciò abbasserei il livello della serie ad un banale RPG che fonda la sua natura su questi tre elementi. Ma Dragon Quest è altro, molto altro. Il Modus Operandi è quello descritto, ma all’interno della più piccola delle storie è descritta una favola che ti entra dentro, rendendoti compagno e protagonista del viaggio che l’eroe intraprende. Sentirai l’affinità con gli amici che incontrerai lungo il tragitto, sentirai ribollire la rabbia quando discuterete e la tristezza quando volgerete lo sguardo nella loro direzione ma non vedrete nulla. Questa capacità di coinvolgere il giocatore è una delle cose che rende Dragon Quest quello che è, insieme ad una narrazione profonda ed una ottima caratterizzazione dei personaggi che ha reso la serie famosa in tutto il mondo.
Questo capitolo non è da meno, giocato su Xbox One grazie alla sua inclusione nel Game Pass, ci siamo imbarcati di nuovo in questa avventura, andando a scoprire le aggiunte da parte dei sviluppatori in questa versione.
Tu sei il prescelto!
Dopo i filmati iniziali ci ritroviamo a Roccapietra, piccolo villaggio sperduto dove il protagonista vive dopo essere stato salvato anni fa da un anziano signore. La prima persona con cui parliamo è Gemma, una nostra cara amica con cui stiamo attraversando un particolare rito che segna il passaggio all’età adulta. Ciò implica salire sul massiccio di Rocciapietra, dove un tutorial ci insegnerà le basi per iniziare il gioco. I nostri primi scontri vedono gli slime blu tornare con il loro muso sorridente come nemici, primi ad arrivare e primi a cadere sotto la nostra spada (#PrayForSlime). Facendoci strada tra le melme blu, arriviamo infine sulla cima solo per essere improvvisamente attaccati da un Garuda mettendoci in difficoltà.
I primi passi
Sembra impossibile vincere, ma il misterioso simbolo sulla mano dell’eroe inizia a brillare, generando un fulmine che si abbatte sul nemico, mettendo fine allo scontro. Non resta che tornare al villaggio, dove la nostra madre adottiva ci rivela chi siamo davvero, e come prova ci dona un ciondolo da portare al Re di Hellador, segnando l’inizio del nostro viaggio in tutta Erdrea.
All’inizio, come sempre del resto, ci ritroveremo soli ad affrontare ciò che ci riserva il futuro, ma nel corso dell’avventura si aggiungeranno personaggi strani quanto caratteristici del titolo in questione. Gli sviluppatori però hanno deciso di non darci troppo subito all’inizio, ma di farci esplorare man mano e in tutta libertà quel che il gioco ha da offrire.
Un sistema di combattimento a turni è ciò che ci accompagna dal primo capitolo della serie, così come il titolo in questione. Il menu in combattimento si presenta semplice ma funzionale, non lascia nulla all’incomprensione dividendo perfettamente attacchi, magie ed oggetti. Aggiunta comoda per gli indecisi, c’è la possibilità di inserire il “pilota automatico” e godersi la battaglia comandata completamente dall’IA. Questa funzione può creare diversi mix all’interno del party, ordinando ai membri quali tattiche prendere e quali ruoli ricoprire. Insomma, il giocatore ha libero arbitrio su come combattere e far combattere i personaggi, mentre cavalca lungo le distese erbose di Erdrea.
Erdrea
Il mondo in cui viaggeremo non è stato trasformato in un open world completo, bensì un insieme di regioni ognuna diversa tra loro. Ci troveremo in una verdeggiante pianura, fino a raggiungere un caldo deserto, per arrivare in una landa glaciale, ma passando prima per un porto dove gli abitanti parlano una versione divertente del dialetto siciliano. A tutto si accompagna il character design di Akira Toriyama, i cui lavori sono sempre stati così, puntando tutto sul divertimento della parodia, ma mantenendo una certa leggerezza ed ironia.
Gli ambienti sono ricchi di particolari, tra tesori e porte segrete, non mancano di certo le missioni secondarie che renderanno il girovagare per le aree meno pesante di quello che potrebbe sembrare. Comunque, gli sviluppatori non lasciano nulla al caso e dalle prime ore sarà disponibile l’incantesimo Teletrasporto che ci consentirà di spostarci in pochi istanti nei luoghi già visitati. Ma se per muoverci sulla terra ferma ci saranno le cavalcature, avremo la possibilità di muoverci anche via mare con la nostra nave personale. Infine, potremo trovare i nemici liberi e perfettamente visibili; si eviteranno quegli scontri casuali che rendevano pesanti i giochi precedenti.

Aggiunte costose
Non mi stancherò di dirlo: la mossa commerciale non è stata rispettosa verso i videogiocatori. Le modifiche che sono state apportate potevano benissimo uscire come DLC del gioco, una nuova versione del gioco da comprare mi sembra una cosa eccessiva.
La versione che abbiamo giocato è la stessa uscita su Switch, che già tempo fa contava extra rispetto alla versione originale. In primis, una nuova colonna sonora, interamente riarrangiata dalla Tokyo Metropolitan Symphony ha sostituito quella elettronica. Ma la vera chicca è la possibilità di “tornare indietro nel tempo”, stravolgendo l’intero titolo per farlo tornare in un passato lontano. Infatti, si potrà giocare tutto DQXI S con una grafica 2D, prendendo il pacchetto completo di grafica e gameplay, facendo riaffiorare un dolce ma nostalgico ricordo di quegli anni. I combattimenti a turni rimarranno gli stessi, ma le caratteristiche dei primi Dragon Quest sostituiranno quelle del titolo.
A supportare questa “nuova” grafica è Achronia, una nuova regione interamente visualizzata in grafica 2D, e patria delle misteriose creature simili a quella che vediamo nel filmato iniziale. Ad Achronia avremo il compito di entrare in particolari diari, recuperati durante la campagna principale parlando con le varie creature misteriose che troveremo lungo le varie esplorazioni, per tornare a percorrere le storie dei capitoli precedenti di Dragon Quest, compiendo missioni per conto degli eroi del passato. Questa nuova aggiunta, unita al titolo originale, rende ancora più longeva la nostra esperienza nei panni del Lucente.
Commento finale
Dragon Quest è sinonimo di bellezza, e questo capitolo non viene meno al nome che porta. Divertente ed appassionante, Dragon Quest XI S: Echi di un Era Perduta propone una storia classica ma che al tempo stesso è complessa ed originale, con una raccolta di personaggi e colpi di scena essenziali a tenere i videogiocatori incollati al televisore con il sorriso sulle labbra. Con un così vasto mondo colorato ed una storia raccontata da una narrazione semplice ma d’effetto, unito ad un sistema di combattimento a turni caratteristico della serie, crea un corretto equilibrio tra tradizione ed innovazione che risulta imperdibile anche per i non-fan della saga.
Recensione a cura di Simone Mantovani.
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Pros
- Una storia fantastica
- Un ricco sistema di combattimento
- Avventura piena di contenuti
Cons
- La difficoltà è bassa
- Menu di gioco ancora
- Non è stato creato un DLC per chi avesse già una copia della versione standard (sì, è un chiodo fisso)