
Final Fantasy VII Remake
Available Platforms
Genre
Action-RPG , JRPG
Release Date
10 Aprile 2020
Developer
Square Enix
Publisher
Square Enix
Ricordo benissimo quel giorno. Anzi, quella notte. E3 2015, conferenza Sony. Sono in chiamata con un gruppo di amici. Un trailer mostra una città familiare, e come conferma il logo finale, senza alcun titolo, l’esistenza di Final Fantasy VII Remake. Speranze del genere si avvicendavano sin dal 2005, con una demo creata per mostrare le capacità di Playstation 3, in cui Cloud, Aerith e Midgar apparivano più splendide che mai. La reazione del pubblico presente in sala (e a casa) fu incredibile: uno degli episodi più amati della saga di Final Fantasy si apprestava a tornare in una veste totalmente rinnovata.
Quasi cinque anni sono trascorsi da quell’occasione, un periodo in cui si sono susseguiti rumor, desideri, timori: oltre al nuovo look, cosa sarebbe cambiato in Final Fantasy VII? La reazione alla notizia di una suddivisione in episodi non fu ben accolta da parte degli utenti, ad alcuni sembrava blasfemia. I combattimenti action avrebbero funzionato? E la storia? Finalmente, siamo qui per tentare di fendere questi dubbi con la nostra fidata Buster Sword: cominciamo!
Rincontrarsi.
Il significato del fiore donato da Aerith a Cloud rappresenta il fulcro dell’operazione di Square Enix. Come avvicinarsi ad un remake di quello che si può definire un mostro sacro del medium videoludico? La strada scelta dalla casa madre passa attraverso più linee, che tenterò di sviscerare mentre analizzo i diversi elementi che compongono il DNA di Final Fantasy VII Remake. Per rendere la recensione accessibile a tutti, di seguito una brevissima introduzione alla storia.
Il protagonista è Cloud, ex membro di una elite di soldati della Shinra, la più potente compagnia del pianeta, leader dell’energia. All’inizio del gioco, l’uomo sta supportando Avalanche, gruppo ecologista d’azione che vuole ostacolare lo sfruttamento della Mako, non una fonte energetica pulita, bensì l’essenza di tutta la vita. L’azione si svolge a Midgar, città stratificata in cui otto reattori distillano la misteriosa sostanza, un conglomerato suddiviso in una piattaforma superiore per i più abbienti, e i bassifondi, in cui la vita è a dir poco dura. A colpire nel personaggio principale è il distacco mostrato nei confronti del mondo: anche con persone che conosce da tempo, sembra quasi di percepire un bozzolo che lo isola. Nella trama di FFVII R c’è spazio per complotti, momenti di grande serietà, e persino situazioni ai limiti del nonsense (ma senza risultare troppo esagerate).
Si avanza nel mondo di gioco attraverso ambienti prettamente lineari, con poche deviazioni e libertà, se non nelle fasi più avanzate (con un flow che ricorda Final Fantasy X o Final Fantasy XIII); al procedere della trama si accompagna un progressivo potenziamento dei personaggi con un sistema di livelli, ed altre funzioni che analizziamo ora nel dettaglio: è il momento di dare un’occhiata ai personaggi e all’arsenale a disposizione!
ReUnion – il gameplay dei personaggi
Cloud Strife
Ex Soldier
Il personaggio che controlleremo nella maggior parte dell’esplorazione in Final Fantasy VII Remake. L’enorme spadone impugnato non è solo per l’apparenza: i colpi di questo combattente si fanno sentire! Tuttavia, i tempi di preparazione sono lunghi, quindi occorre osservare bene il campo di battaglia e i movimenti nemici per evitare di lanciare assalti che andranno a vuoto!
La sua Abilità Individuale consiste nel variare tra due Assetti di battaglia al volo: uno Leggero che consente manovre evasive, e Pesante, che permette di contrattaccare al volo e lanciare attacchi possenti.
Barret
Capo della fazione più estrema di Avalanche.
Crivella di colpi i nemici grazie ad una possente mitragliatrice, e questo si riflette nella sua Abilità Individuale, Sovraccarico. E’ specializzato in attacchi a distanza, dunque è indicato per affrontare minacce aeree, ma nel gioco è possibile rinvenire anche equipaggiamenti che rendono ravvicinati i suoi assalti.
Tifa
Barista, membro di Avalanche
Le combo sono il suo pane quotidiano! In battaglia utilizza sequenze di arti marziali per avere la meglio sul nemico, ed è forse il personaggio che ho trovato più intrigante da approfondire. La sua Abilità Individuale è un uppercut che può essere trasformato dando luogo ad altre Tecniche, e concatenato.
Aerith
Fioraia
Aerith predilige l’utilizzo della magia, attorno a cui ruotano le caratteristiche delle sue armi, bastoni e aste. La sua Abilità Individuale Tempesta può essere caricata per infliggere ulteriori danni magici al bersaglio. Tra le Tecniche a disposizione, delle aure speciali che rafforzano incantesimi o alleati in vari modi.
ReForge – Materie e armi che scottano
L’equipaggiamento ha un ruolo fondamentale, col sistema definito Espansione delle armi: in particolare le armi accumulate da forzieri, missioni o comprate nei negozi non diventano obsolete col passare del tempo, bensì presentano caratteristiche uniche, che restano rilevanti persino nelle fasi avanzate. Ci sono armi che favoriscono tattiche aggressive, altre che consentono al personaggio di concentrarsi su colpi critici, o altre mosse speciali. La libertà non è assoluta come nell’originale gioco, in cui a parte le statistiche di base, erano principalmente le Materie a forgiare i membri del gruppo, con un’ulteriore differenza nelle mosse finali. Le Materie sono speciali sfere che conferiscono abilità speciali o bonus permanenti, come ad esempio le magie, e vanno inserite in slot presenti sulle armi (una divertente chicca estetica di FFVIIR legata a questi oggetti è la loro presenza durante i filmati, assieme ai diversi design degli equipaggiamenti offensivi).
Alcune abilità legate alle armi sono esclusive, ma è ad esempio possibile personalizzare Cloud rendendolo uno spadaccino votato alla magia, o un combattente di prima linea che attira i nemici con la materia Provocazione. Le possibilità di combinazione tra Materie ed Espansioni sono diverse ed invitano alla sperimentazione, con le gradita opzione di resettare i planetoidi di skill, o impostarli in automatico.Se si è appassionati di sistemi di crescita, i momenti in cui si ottiene una nuova arma sono esaltanti, seguiti dall’immediato controllo delle nuove opzioni.

ReAction – Il sistema di combattimento
Dopo la preparazione, veniamo al combattimento. Nell’originale, la turnazione degli scontri casuali e delle battaglie obbligatorie era gestita dal sistema ATB; ogni personaggio del team possedeva una propria barra, e ai giocatori spettava il compito di impartire ordini da un menu. Final Fantasy VII Remake rielabora questo sistema inserendolo in una cornice action, nella sua impostazione Standard. I confronti si svolgono in tempo reale, e utilizzando attacchi semplici o parando è possibile riempire la rinata barra ATB: questa permette di utilizzare Magie e Tecniche avanzate, consumandone delle sezioni.
Anche il posizionamento sul campo è importante: alcune abilità dei nemici potranno essere evitate solo prestando particolare attenzione alla conformazione delle arene.
In video, un esempio della meccanica di Stremo: la barra di un nemico viene portata al limite, causando questa condizione in cui i danni degli attacchi vengono fortemente incrementati!
La gestione della barra ATB è il cuore del battle system, e padroneggiarla quanto prima è fondamentale: negli scontri più complessi, utilizzare al momento sbagliato una mossa può decretare un game over prematuro, soprattutto nelle sezioni in cui si controlla un solo personaggio. E’ poi possibile assegnare a delle scorciatoie rapide i comandi preferiti, o quelli più utili, come ad esempio Energia, funzione utilissima se si impersona Tifa, esperta di combo.
Un esempio delle tecniche concatenate di Tifa. Da Frenesia Guerriera a Ira Marziale a Collisione Potente. Una volta a mezz’aria, viene utilizzato Tallonata per chiudere la combo, in modo ancora più fluido grazie alle scorciatoie impostabili.
ReMatch – Sfide epocali
A sporcare la perfezione di un battle system che riesce a mantenere freschi gli scontri intervengono purtroppo una telecamera e un sistema di puntamento non esemplari, che danno grattacapi soprattutto in presenza di alcuni boss mastodontici. Un importante appunto a proposito di queste sfide: rappresentano secondo me i momenti clou del gioco, con battaglie che in alcuni casi chiedono di pensare fuori dalle righe e adattarsi al volo allo stile del nemico. Con una regia che interviene a sottolineare le diverse fasi di una boss battle, è facile esaltarsi mentre si stringono i denti e si tenta di soverchiare l’avversario attraverso attacchi concatenati, aure, cure all’ultimo secondo e attacchi Limite.

ReMind – Ritornare a Midgar
La vita nei bassifondi di Midgar non è facile: le disparità tra la vita in superficie e in questo sottosuolo artificiale sono tangibili. Per risolvere i numerosi problemi che affliggono gli abitanti del Settore 7, presto a Cloud verrà richiesto di prestarsi come tuttofare: generalmente, queste attività si risolvono in semplici fetch quest che garantiscono alcune ricompense e vantaggi. Ho trovato efficaci i momenti in cui, dopo eventi di storia, era possibile osservare le persone radunarsi attorno ad una tv pubblica per seguire le ultime notizie, e scoprirne le reazioni.

Ancora, passeggiando è possibile vedere personaggi intenti a svolgere attività quotidiane: nulla di eccezionale, ma accresce la sensazione di far parte di una piccola comunità. Come appunto personale, in diversi momenti ho desiderato avere una modalità in prima persona per poter zoomare e osservare più da vicino: la qualità dei modelli dei personaggi è molto buona, e in generale l’impatto visivo di FFVII Remake è ottimo, tanto da far desiderare una modalità Foto (che magari Square potrebbe includere in futuro, sarebbe un’aggiunta graditissima).

Revival – Suonala ancora, Sam
Un particolare ingranaggio del viaggio nella memoria attuato da Square Enix secondo me è la musica: fanno capolino tra le pieghe della soundtrack leit motiv familiari, a cura tra gli altri di Masashi Hamauzu, che porta a rivivere a fior di pelle sensazioni sopite legate alla Compilation of FFVII. Ad esempio, la nuova versione di “Those who fight further” è sontuosa, e arricchisce con efficacia l’originale, accompagnando alla perfezione alcune delle battaglie più concitate. Un elemento extra molto divertente è la presenza di diversi dischi che contengono remix di brani, da collezionare e ascoltare presso dei Juke Box sparsi per Midgar.

ReBirth of Final Fantasy VII?
Senza alcuno spoiler, una volta conclusa l’avventura resta da capire dove porteranno i twist ideati per arricchire la trama principale. Tuttavia, questa è una risposta che potrà dare solo il prossimo episodio, in futuro. Quali sono i limiti di un remake? Sarebbe più appropriato trovare nuovi termini, per un’operazione come questa? Final Fantasy VII Remake “serviva”?
Questo titolo, e a dirlo è il director Nomura in una recente intervista, non mira a prendere il posto dell’originale. Progetto dalla durata estesa, presenta e con tutta probabilità avrà anche in futuro sezioni in cui la trama e i personaggi saranno espansi; a giovarne in questa Parte 1 è in particolare il trio di Jessie, Biggs e Wedge dell’Avalanche, prima di decisamente minor rilevanza. Ci sono anche nuovi personaggi con ruoli secondari, ma non tutti sempre convincenti. Un aspetto importante è che verso la fine della storia quella che sembrava una lieta passeggiata tra i ricordi con qualche aggiunta sferza con decisione, e diventa altro senza preavviso, attingendo anche alla lore del titolo. Una mossa coraggiosissima, forse persino sfacciata, non digeribile da tutti: le conseguenze sono ancora imprevedibili, e hanno ovviamente portato a divisioni tra fan.
Per quanto mi riguarda, nonostante alcuni dubbi resto fiducioso: il rischio di compromettere eccessivamente la stabilità della trama con troppi elementi c’è. Tuttavia il finale di questa Parte 1, che termina in crescendo, personalmente mi ha lasciato un’enorme voglia di scoprire cosa accadrà, e vedere il modo in cui Square Enix ricreerà altri luoghi storici del titolo e modellerà il gameplay dei futuri membri del gruppo. Non resta che attendere, pronti ad estrarre nuovamente la Buster Sword, ancora una volta.

(Dal reveal trailer dell’E3 2015)
Commento Finale
Final Fantasy VII Remake rappresenta “solo” il primo tassello di un’impresa che si preannuncia titanica da parte di Square Enix. In sospeso sul filo dei ricordi, rappresenta una fantastica reinvenzione della prima sezione del classico JRPG da cui nasce e che espande sotto ogni aspetto. A convincere in particolare sono il comparto della colonna sonora e il gameplay: il battle system che mescola azione e menu è semplice da capire nelle sue basi, ma dotato di piccole finezze che rendono gratificante approfondirlo. Quel che abbiamo oggi tra le mani è un solido JRPG action con un battle system divertente e sfaccettato, in cui i ricordi del passato sono stuzzicati e ne vengono creati di nuovi.
Recensione a cura di Marcello Cascio.

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Pros
- Interessante sia per fan dell'originale che per i nuovi arrivati
- Battle System appagante e mai noioso
- Colonna sonora fantastica
Cons
- Telecamera nei combattimenti a volte imprecisa
- Alcuni nuovi personaggi secondari poco incisivi
- La svolta del finale potrebbe risultare poco digeribile