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Takeshi e Hiroshi

Available Platforms
Genre

Adventure , RPG

Release Date

18/08/2020

Developer

Oink Games

Publisher

Oink Games

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Takeshi e Hiroshi combina il mondo dell'animazione con quello dei giochi di ruolo. Narra la storia di due fratelli nella loro vita quotidiana. Takeshi, 14 anni, è un novello programmatore di videogiochi e vuole creare un gioco per il suo fratellino malato, Hiroshi, suo più grande e assiduo fan.

Takeshi è un quattordicenne, nella mente il sogno di diventare game designer. Il suo fan numero uno è Hiroshi, il fratellino minore, dalla salute cagionevole, per il quale è anche una figura di riferimento oltre alla madre, avendo i due perso il padre. Alla notizia dell’esistenza di Mighty Warrior, titolo sviluppato dal suo fratellone, Hiroshi vuole provarlo… ma c’è un problema: questo gioco non è concluso! Trovandosi in difficoltà, il designer in erba ha una brillante idea, pur di non deludere il muso lungo che si ritrova di fronte: sarà lui a controllare ogni aspetto dell’avventura, all’insaputa del piccolo eroe! Comincia così un’avventura in un mondo fantasy pericoloso ma appassionante. Questo è Takeshi e Hiroshi, recentemente pubblicato su Nintendo Switch, dopo essere precedentemente apparso su dispositivi iOS. Armati di spada e scudo, cominciamo!

“Per Hiroshi… io sono il gioco!”

La storia di Takeshi e Hiroshi, quando non prosegue nelle deliziose sequenze animate, ci trasporta in un sottotitolo formato di sole battaglie che richiama i JRPG (giochi di ruolo in stile giapponese), ma con regole particolari, che lo rendono affine ad un puzzle; la semplice vittoria non è tutto, infatti oltre alla classica barra degli HP del personaggio, un eroe armato di spada, dovremo fare attenzione a dei parametri relativi ad Hiroshi, che sta giocando! Per concludere un capitolo, il suo Livello di divertimento dovrà raggiungere un certo valore, progressivamente sempre più alto, attraverso 5 round di battaglie. Per far ciò, bisogna rendere gli scontri interessanti, e in grado emozionare l’avventuriero: l’altro parametro indica infatti l’adrenalina provata dal giocatore, e aumenta quando si subiscono danni e la situazione diventa rischiosa. Più adrenalina significa maggior divertimento.

 

 

 

Takeshi e Hiroshi
Una schermata di spiegazione delle meccaniche. 

Che sfizio c’è a vincere una semplice battaglia contro due deboli slime? In casi come questo, Hiroshi potrebbe addirittura annoiarsi, andando ad intaccare la barra del divertimento. Discorso diverso se invece l’eroe affronta più nemici di diverso tipo, che lo mettono in difficoltà, ancor meglio se sarà sopravvissuto a malapena allo scontro: in quel caso, i bonus di Adrenalina e quindi Divertimento saranno generosi. Le battaglie sono dunque un delicato gioco di equilibri: come “game master”, Takeshi può scegliere i mostri da inviare contro l’eroe, tentando di dar vita ad una combinazione che diverta e rappresenti una bella sfida. Il personaggio principale salirà di livello, guadagnando in resistenza e infliggendo più danni, e man mano il roster di avversari si ingrandirà. Successivamente, si sbloccano anche due abilità che permettono di agire sull’eroe, che altrimenti attacca in automatico, in base all’ordine dei mostri schierati.

 

Hiroshi e Takeshi

 

 

Il cammino degli eroi

Le meccaniche ludiche di Takeshi e Hiroshi sono quelle appena descritte, nulla di più e nulla di meno (con l’eccezione di un piccolo minigioco). A legare i capitoli intervengono delle cutscene realizzate con uno stile pieno di personalità. La tecnica della claymation rende vividi Takeshi, Hiroshi e la piccola galleria di personaggi che si osservano durante l’avventura. In particolare colpiscono le espressioni, sempre convincenti. Attraverso la storia possiamo osservare il legame tra i due fratelli, e il modo in cui Takeshi desidera supportare il piccolo Hiroshi attraverso la propria creazione. Ne risulta un messaggio importante, su come questo medium possa aiutare a trovare la forza di superare gli ostacoli e le difficoltà, e un pregevole esempio di affetto fraterno. Il sorriso del piccolo giocatore una volta concluso il livello del giorno è la ricompensa più grande.

 

Takeshi e Hiroshi

Eroi per un giorno

Ad intaccare questo quadro interviene una longevità esigua, che tuttavia non è il principale problema di Takeshi e Hiroshi. Ci sono altri titoli, come ad esempio Sayonara Wild Hearts o Florence, che hanno una durata simile (o anche minore), eppure danno una sensazione di compiutezza, arrivati ai titoli di coda. Si tratta ovviamente di progetti differenti in generi e gameplay rispetto al gioco in analisi; tuttavia, diversamente da questi esempi, in Takeshi e Hiroshi ho avuto la sensazione che le sue belle idee non siano state sfruttate a fondo. Per quanto sia intrigante poter prendere le redini di Mighty Warrior, infatti, le meccaniche di questo titolo sembrano iniziare a spiccare il volo proprio ad un passo dalla fine. Non aiuta in questo il sistema dei danni, che appare aleatorio; non conoscendo parametri del protagonista, occorrono delle prove con i mostri da inserire nel combattimento.

Anche la conclusione della storia mi è sembrata un po’ rapida: un peccato visto che i personaggi, per quanto semplici nella caratterizzazione, sono adorabili. Per il tipo di racconto, forse una durata anche leggermente maggiore avrebbe dato un risultato diverso, e lontano dalle intenzioni degli autori, ma personalmente mi ha lasciato un leggero senso di insoddisfazione. La mia speranza è che  lo sviluppatore Oink Games possa continuare su questa strada, magari sfruttando nuovamente la tecnica della claymation, per offrire la prossima volta un’esperienza maggiormente strutturata. Per i suoi toni, Takeshi e Hiroshi può essere un titolo in grado di catturare una fascia di pubblico piuttosto vasta, dai bambini, sino ad adulti che desiderino perdersi per un’oretta nelle sue atmosfere dolci e spensierate.

 

Commento finale

Takeshi e Hiroshi è un’opera tenera, che ha il suo vanto nella sua presentazione visiva. Propone una storia delicata dalle cutscene ottimamente animate, e una meccanica che permette di “diventare il gioco”, omaggiando al contempo il genere del JRPG. Purtroppo, quest’avventura si consuma molto in fretta, e al termine si ha la sensazione che il gameplay e la storia potessero essere ulteriormente sviluppati.

 

Recensione a cura di Marcello Cascio.

 

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6.5

OK

Pros

  • Animazione adorabile nelle sezioni di storia.

Cons

  • Purtroppo finisce proprio quando il concept iniziava ad arricchirsi di elementi.