
Until September
Disponibile per
Genere
Adventure
Data di uscita
18 settembre 2020
Team di sviluppo
Crosseyed
Publisher
Crosseyed
Offerte
In certi periodi, ci si sente come immobili, in balìa di un mare in tempesta. O ancora, incatenati, incapaci di agire o muoversi oltre. La storia di Until September, visual novel sviluppata da Crosseyed, comincia con il coronamento del sogno del personaggio principale, di cui sceglieremo il sesso e il nome: l’indipendenza. Dopo una vita in orfanotrofio, decide di compiere un passo in avanti, verso una nuova fase, ricercando le proprie radici nella cittadina di Pembroke. Un centro piccolo, per alcuni anche troppo calmo. Tuttavia, qualcosa non va per il verso giusto. Dopo l’arrivo in stazione, e l’incontro con un ragazzo del posto, scopriremo che questo luogo è come avvolto da una bolla spaziotemporale, in cui avvengono strani fenomeni. Starà a noi indagare, attraverso una rete di incontri e indizi da raccogliere lungo l’arco di mesi.
Un’ultima premessa: gli screen che corredano la recensione sono tutti tratti dalla mia partita, non contengono spoiler, ma in alcuni ho ritagliato la parte superiore, dove è indicata la data, per non rivelarla. Una piccola accortezza per permettervi di comprendere meglio Until September, ma senza rivelare troppo. Buona lettura!
Mewmories from the loop
Until September consta di dodici capitoli (di cui i primi tre sono giocabili tramite una demo), in cui avanzeremo con un click del mouse, o anche in modalità automatica, e ci troveremo a compiere diverse scelte tra dialoghi e azioni. La risoluzione di un caso ormai abbandonato dalle autorità e delle stranezze di Pembroke sono la linea orizzontale del racconto, ma ad essa si intrecciano delle piccole sottotrame, esplorabili tramite i legami sociali che stabiliremo con le persone che incontreremo nella cittadina. Che si tratti di problemi personali, dubbi, slice of life di situazioni da club scolastici, sono gradevoli aggiunte. In alcuni casi e con le giuste condizioni, potremmo anche intrecciare una relazione amorosa.

Va premesso che, trattandosi di una visual novel con schermate statiche e senza possibilità di esplorazione libera, le occasioni di incontri, regali etc. sono rigidamente stabilite e inserite nella cornice narrativa, e ci vengono presentate tramite i menu. Se desideriamo approfondire l’amicizia con un determinato personaggio, occorrerà non esitare quando l’opzione di contattarlo apparirà. Probabilmente sarebbe stato un punto a favore avere più momenti per approfondire una relazione in cui si è investito tempo, ma comprendo che con la struttura del gioco stabilita, ne avrebbe forse alterato gli equilibri.
E a proposito dei personaggi. Questi sono variegati, cominciando col team investigativo, composto dall’eccentrico Jay, alla dolce Harper, all’insicuro quarterback dall’animo buono, Darren. Non mancano poi una giornalista a caccia di notizie, rappresentanti d’istituto piene di sé, compagni di club e diversi altri. In alcuni casi appaiono meno complessi, ma nell’insieme è un bel gruppo di volti, credibili e con caratteri definiti, e non è difficile arrivare ad affezionarsi a più d’uno.

Groundhog Day(s)
Trattandosi di un titolo che trova il suo cardine in loop temporali, sono evidenti i richiami ad opere che li hanno sfruttati, come Majora’s Mask, o Il giorno della marmotta. Un altro titolo a cui ho subito pensato giocando ad Until September è Time Hollow, pubblicato da Konami nel 2007 su Nintendo DS; anche questo faceva perno sulle fasi investigative, per risolvere un mistero, e permetteva di manipolare il tempo. Con una certa cadenza, le indagini del piccolo gruppo compiono dei passi avanti, tra interrogatori, piccole o grandi scoperte, a volte aiutate proprio dalla ripetizione dei giorni. Non nascondo che a volte il momento del cambio di data diventava non poco carico di aspettative, prima di vedere se questa si modificasse… oppure no. In quel caso, significava che era necessaria qualche azione per volgere a proprio favore la situazione.
La presentazione di Until September
Ad aiutare nella risoluzione degli enigmi interviene un delizioso diario, in cui saranno annotate tutte le scoperte, e soprattutto le testimonianze (con dei deliziosi sprite ad identificare le dichiarazioni dei personaggi). A proposito dell’aspetto visivo, i design sono convincenti, a metà tra uno stile anime e la scuola italiana (personalmente, mi sono venute in mente opere come W.I.T.C.H. e Kylion), forse non tutti gli artwork mi hanno convinto, ma si vede che dietro c’è stato un appassionato lavoro.

Riguardo le ambientazioni, la storia è immersa in sfondi “acquarellati” eleganti, che fanno risaltare i personaggi e danno alla cittadina un’aria sfumata che ben si adatta al mood dell’opera. La musica accompagna piacevolmente i vari momenti della giornata, piacevole e mai invadente… colpiscono i momenti di silenzio totale, ben dosati. Riguardo i menu, questi sono facilmente navigabili. Lo sblocco della scelta dei capitoli una volta completata l’avventura è un buon incentivo a recuperare alcuni segreti o achievement lasciati dietro. A livello di testi, sono presenti alcuni refusi qua e là, ma non danno troppi grattacapi.
Commento finale
Punto d’incontro tra teen drama, sci-fi e thriller, Until September è una visual novel ben costruita da Crosseyed, con la giusta dose di misteri. Scorre piacevolmente con bei personaggi, in alcuni casi particolarmente riusciti, numerosi riferimenti pop e una presentazione semplice ma efficace. Senza spoiler alcuno, la storia è leggera ma sa anche toccare certe tematiche, e le giuste corde, nei diversi finali.
Recensione a cura di Marcello Cascio.
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Pro
- Storia che progressivamente si infittisce, con sviluppi interessanti da ricostruire.
- Bei personaggi.
Contro
- Alcuni personaggi o relazioni secondarie avrebbero potuto avere un maggior sviluppo.
- Non tutti gli artwork dei personaggi sono convincenti.